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Il 6 giugno lo “sciopero della benzina” indetto dall’ACI

25.05.2012

Il prossimo 6 giugno sarà attuato il primo sciopero della benzina, indetto dall’Automobile Club d’Italia per lanciare un forte segnale di protesta contro i continui aumenti fiscali che gravano sui carburanti e più in generale sull’auto. L’Automobile Club Cagliari invita tutti gli automobilisti, i in particolare gli oltre 8000 soci ACI iscritti al sodalizio cagliaritano, a non fare rifornimento il 6 giugno per dire coralmente basta agli aumenti dei prezzi alla pompa, saliti di oltre il 20% in un anno. L’Automobile Club Cagliari sottolinea che il problema sta nelle troppe accise, che continuano a rappresentare la forma di tassazione preferita dallo Stato, perché immediata, ineludibile e senza costi gestionali per l’Erario.

L’ACI sottolinea l’insostenibilità economica e sociale dell’attuale pressione fiscale sui veicoli che ha scatenato una raffica di aumenti: la famiglia media spenderà per l’auto nel 2012, 1.680 euro in carburante, ai quali vanno aggiunti 715 euro per l’assicurazione, 270 per la manutenzione, 220 per parcheggi e garage, 190 per pedaggi e un insieme di altri costi per un totale complessivo di oltre 3.500 euro, a fronte dei 3.278 del 2011.

Con questa originale ma decisa iniziativa l’ACI non vuole promuovere una sorta di muro contro muro, convinto che il dialogo è più importante della protesta per far comprendere al Governo la conseguenza delle scelte compiute sull’auto che stanno mettendo in ginocchio un settore strategico per il Paese: ma la preoccupazione per le conseguenze che l’aumento dei prezzi dei carburanti ha sulle famiglie e su tutto il sistema economico, effetti inflattivi compresi, è forte e l’ACI con questa protesta intende attirare l’attenzione su un problema non più rimandabile.

Negli USA una analoga iniziativa generò nel 1997 una riduzione del costo della benzina fino a 30 centesimi di dollaro in 24 ore. Un risultato difficilmente replicabile oggi, ma che comunque dimostra l’efficacia di una risposta corale degli automobilisti contro l’eccessivo carico fiscale sui carburanti".